In questi giorni, come è noto, sono in corso le operazioni di assegnazione degli
incarichi a tempo determinato per docenti e ATA finalizzate a coprire una
quantità enorme di posti vacanti e/o disponibili nelle scuole della nostra
provincia. Parallelamente le lezioni sono iniziate senza migliaia di insegnanti
e con buchi di orario spaventosi.
Fin dalla fine di luglio, a livello nazionale, gli
effetti positivi della costituzione di graduatorie provinciali – da noi per
anni rivendicate come unico strumento in grado di garantire al tempo stesso
trasparenza e snellimento delle procedure – sono stati completamente annullati
dallo scarso tempo messo a disposizione per la presentazione delle domande, da
un sistema informatizzato pieno di lacune e dalla incomprensibile decisione di pubblicare
direttamente gli elenchi definitivi, rinunciando al passaggio di quelli
provvisori, indispensabile ai fini della correzione di eventuali errori.
Nelle ultime settimane, poi, nella nostra provincia
così come in altre (ma non in tutte), il consueto ritardo delle convocazioni
rispetto all’inizio delle lezioni, la decisione di svolgerle “a distanza”
tramite delega al Dirigente dell’Ufficio Scolastico e la scarsa chiarezza delle
modalità di assegnazione, hanno contribuito ad aggravare ulteriormente una situazione
già di per sé assai complessa.
Per questo motivo una decina di giorni fa abbiamo
chiesto di poter partecipare alle riunioni di illustrazione del regolamento e
delle modalità di svolgimento delle nomine (riunioni alle quali lo scorso anno
eravamo stati invitati e avevamo partecipato) e di poter assistere alle
operazioni, ma entrambe le possibilità ci sono state negate per questioni
legate all’emergenza sanitaria in corso che hanno spinto l’Ufficio a riservare
la partecipazione a tali contesti unicamente alle OO.SS. firmatarie del CCNL.
Tale mancanza di democrazia sindacale risulta semplicemente scandalosa, tanto più che ha determinato in questa
occasione ben due presidi sotto l’USR per reclamare la garanzia di elementari
diritti di trasparenza ed autotutela.
Infatti avrebbe quantomeno dovuto essere garantito che le informazioni messe a disposizione di tutti fossero chiare e
trasparenti; che i tempi di pubblicazione delle disponibilità, del calendario
di convocazione dei docenti e di compilazione dei vari form necessari ad
accedere al sistema telematico fossero ragionevoli; che fosse assicurata a
tutti i candidati la possibilità di chiarire i tanti e inevitabili dubbi, anche
solo attraverso la pubblicazione di FAQ. Ma così non è stato e non è, quindi il
problema c’è e crediamo sia necessario denunciarlo, affinché venga risolto al
più presto.
Allo stesso modo, crediamo sia necessario rendere pubbliche le numerose segnalazioni che stiamo ricevendo in questi giorni: molt*
insegnanti precar* riferiscono di diverse scuole della nostra provincia che,
forse per provare a tappare i buchi causati dalla mancanza di docenti, stanno
effettuando autonome convocazioni dalle graduatorie di istituto. Non è chiaro
se dalle vecchie o dalle nuove, ma in ogni caso la cosa appare assolutamente
illegittima poiché le prime, secondo quanto affermato nella nota del 5
settembre 2020 sull’assegnazione delle supplenze, sono attualmente “caducate e
inattingibili”, e le seconde, come risulta evidente dall’O.M. 60 del 10 luglio
2020, non possono essere utilizzate fino a quando non saranno ultimate le
nomine dalle GPS.
Anche su questo punto auspichiamo la massima
trasparenza da parte dell’Ufficio Scolastico, magari attraverso un intervento
che inviti i Dirigenti Scolastici al rispetto delle normative in vigore.