Non esiste una regionalizzazione buona contro una cattiva: c'è solo una regionalizzazione che mette in discussione l'universalità dell'istruzione.
Il progetto dell’Emilia Romagna costituisce l’inizio di un processo di disgregazione della scuola italiana e, quindi, della stessa Repubblica, di cui non si possono prevedere del tutto le possibili nefaste conseguenze. Non meno delle proposte di autonomia fatte da Lombardia e Veneto.
Tutelare la scuola di tutti e tutte, l’uguaglianza e il diritto all’istruzione significa oggi prendere apertamente posizione contro il progetto di autonomia differenziata della regione Emilia-Romagna e l’assurda escalation dei microsovranismi regionali in competizione tra loro per appropriarsi maggiori risorse e per gestire autonomamente la propria gara nel mercato europeo.
I valori del mercato, della competitività e dei profitti sono i fondamenti di un progetto che svilisce i legami solidali, l’universalità dei diritti e l’idea che esistano beni comuni da tutelare dallo sguardo interessato degli affari privati.
La scuola è un nodo nevralgico di tutti i progetti di autonomia differenziata in corso. Siamo ancora in tempo per fermarla e per chiedere conto ai politici, quale che sia la loro appartenenza, delle proprie scelte scellerate.
Firma anche tu e fai firmare per il ritiro della proposta di regionalizzazione della scuola in Emilia-Romagna
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