A
settembre tutti/e a scuola in sicurezza
Anche
a Bologna, come in altre 50 città italiane, GIOVEDI 25 GIUGNO
si terrà una nuova manifestazione per la riapertura in sicurezza
delle scuole a settembre. I Cobas insieme ad altri gruppi,
associazioni e sindacati promuovono la nuova giornata di
mobilitazione nazionale indetta da Priorità alla scuola.
La
comunità scolastica ha bisogno di ripartire in presenza a settembre:
bambine, bambini, giovani, insegnanti, Ata, lavoratori, lavoratrici e
famiglie hanno resistito per tre mesi – materialmente e
psicologicamente – per far fronte a un’emergenza.
Dopo
questo enorme sforzo collettivo e quando ormai tutte le attività
produttive del Paese sono già riavviate, è ora di dire BASTA: la
comunità scolastica ha bisogno di RIPARTIRE IN PRESENZA E SENZA DAD
O FORME MISTE IN TUTTI GLI ORDINI DI SCUOLA a settembre, perché
senza scuola non c’è politica, non c’è giustizia, non c’è
uguaglianza, non c’è crescita – né umana, né economica.
Per
questo ribadiamo alcune richieste fondamentali, che sono già state
enunciate nei presidi del 23 maggio e del 6 giugno:
-
risorse straordinarie per il rilancio della scuola;
-
riduzione del numero degli alunni per classe (massimo 15);
-
consistente incremento dell'organico docente,
a cominciare dall'immissione in ruolo dal primo settembre 2020 di
TUTTI i 200.000 precari che hanno lavorato quest'anno e di quelli che
comunque hanno alle spalle 3 anni di servizio;
-
consistente incremento del personale ATA che
garantisca la riapertura delle scuole in sicurezza senza che questo
si traduca in un sovraccarico di lavoro sulle spalle di un personale
numericamente insufficiente;
-
utilizzo di tutte le risorse
interne alla scuola (ore
di potenziamento e tutte le risorse legate al FIS) per attività e
progetti legati all’aiuto degli alunni e delle alunne in difficoltà
e per l'attività didattica ordinaria;
-
ricerca e utilizzo di risorse esterne alla scuola
(dai PON ai finanziamenti di enti pubblici e soggetti privati) che
abbiano esclusivamente lo stesso obiettivo del punto precedente;
-
immediato conferimento di supplenze
temporanee, fin
dal primo giorno di assenza del
personale docente e ata e conseguente divieto di
distribuire gli/le studenti nelle altre classi
in caso di assenza del docente;
-
divieto,
salvo casi di estrema necessità, dell'utilizzo di ore eccedenti, delle ore di contemporaneità, di ore aggiuntive retribuite col FIS, dell'organico dell' autonomia, a fini della
copertura delle assenze ;
-
impegno di Comuni e Provincia a trovare spazi nuovi o
dismessi per tutte le scuole di
ogni ordine e grado;
-
investimenti strutturali per l’edilizia scolastica;
- prevenzione sanitaria
nelle scuole;
- emanazione,
entro il mese di luglio 2020, di un protocollo
chiaro e puntuale sulle
procedure da mettere in atto nelle scuole in caso di
assenza di personale scolastico o studenti per
sindrome influenzale non essendo possibile diagnosticarne da subito
la sua origine escludendone il Covid-19 come causa.
- diritto universale di
congedo retribuito a tutti i
genitori fin dal primo giorno di malattia del figlio, al fine di
preservare il diritto alla salute e all'istruzione.
-
Interventi inclusivi di welfare studentesco:
trasporti e libri di testi gratuiti, per tutti gli ordini e gradi di
scuola, bonus studio, interventi previdenziali per genitori.
Di
contro, non sono accettabili la riduzione del tempo scuola, le
esternalizzazioni per completare il tempo scuola, le lezioni di 40
minuti e la conferma della DAD come parte strutturale dell’orario
di scuola.
Purtroppo,
il Ministero dell’Istruzione e gli USR si stanno muovendo in
tutt'altra direzione: hanno applicato i vecchi criteri per la
formazione delle classi, arrivando a produrre l’effetto di un
ulteriore taglio alle superiori, dovuto alla mancanza di “ripetenti”,
ciò ha significato l’assegnazione di un numero di classi inferiore
a quello che sarebbe stato concesso in assenza dell’emergenza
COVID!!! provocando di fatto un incremento di alunni per classe e
numerose classi con anche più di 30 alunni!!!
Con
questi numeri come si fa a garantire il distanziamento?
Non
sono più accettabili la confusione e i continui cambi di posizione
delle ultime settimane e, soprattutto, lo stanziamento di soli 1,5
miliardi di euro per il rilancio della scuola, peraltro destinati in
buona parte alle attrezzature digitali e alla didattica a distanza.
Tali fondi vanno moltiplicati almeno per 10 volte per un intervento
straordinario per l’edilizia scolastica e il potenziamento degli
organici. E questa volta i fondi ci sono, visto che con il Recovery
Fund arriveranno dall’Unione Europea circa 170 mld, che vanno
destinati prevalentemente a scuola, sanità, trasporti e ai servizi
pubblici in generale oltre a garantire il reddito della parte della
popolazione più colpita dalla crisi.
25 GIUGNO
2020: MANIFESTAZIONE A BOLOGNA
ORE 18 PIAZZA
XX SETTEMBRE
Cobas Scuola Bologna